TRASPORTI

Ita Airways, ecco il nuovo cda (ridotto): Turicchi presidente, Lazzerini resta ad

di Leonard Berberi

Ita Airways, ecco il nuovo cda (ridotto): Turicchi presidente, Lazzerini resta ad

Cambio della guardia, ma anche qualche conferma al consiglio di amministrazione di Ita Airways che si riduce di numero, passando da 9 a 5 membri. Antonino Turicchi sarà il nuovo presidente della compagnia aerea, Fabio Lazzerini viene confermato amministratore delegato, mentre il resto del board sarà composto dai consiglieri Gabriella Alemanno (dell’Agenzia delle entrate), il professore Ugo Arrigo e Frances Ouseley. Da quanto si apprende l’assemblea dei soci ha chiesto che il nuovo cda assegni a Turicchi le deleghe che aveva il suo predecessore Alfredo Altavilla (eccetto la gestione del personale): si profila così un ruolo da presidente esecutivo e con un incarico importante anche nel processo di cessione della maggioranza di Ita.

I nomi

Turicchi — ad di Fintecna e presidente di Gardant Investor SGR — avrà così queste deleghe importanti: le operazioni strategiche (quindi la privatizzazione), il legale, finance, la comunicazione e i rapporti istituzionali. La presenza di Ouseley nel nuovo cda rappresenta l’altro nome confermato dal momento che l’esperta di trasporto aereo — con un passato tra le altre cose in Alitalia e easyJet — era consigliere, indipendente, anche del precedente board di Ita Airways. L’aggiunta di Ugo Arrigo — che insegna Economia politica e Finanza pubblica all’Università di Milano Bicocca — rafforza la componente tecnica: il docente da tempo segue il caso Alitalia e le dinamiche del settore aereo. Gabriella Alemanno dal 2020 era direttrice generale della Campania per l’Agenzia delle entrate.

La privatizzazione

Il cda snello dovrebbe consentire alla società di procedere più velocemente nell’iter di cessione delle quote di maggioranza di Ita Airways (che formalmente si chiama Italia Trasporto Aereo Spa): stando a quanto si apprende l’orientamento del Mef è di concedere due mesi di tempo per provare a trovare un accordo preliminare, da capire se con Msc-Lufthansa o il fondo statunitense Certares. Con l’obiettivo di fornire una prospettiva al vettore e di evitare di versare altri 250 milioni pubblici, la terza tranche dell’aumento di capitale dopo i 700 milioni erogati nel 2021 e i 400 milioni appena approvati per l’anno corrente.

Gli scenari

Il percorso in solitaria di Ita non è una soluzione sostenibile. La compagnia aerea brucia circa un milione di euro di liquidità ogni giorno, stando a quanto rivelano al Corriere fonti franco-americane che conoscono i numeri. Motivo per cui il vettore ha preparato 3 scenari. Quello peggiorativo prevede il taglio dei voli a Linate e delle frequenze su alcune destinazioni (nazionali e internazionali), una flotta ridotta e il rischio cigs per alcuni dipendenti. Mercoledì 16 novembre, alle 15.30, è fissato l’incontro tra l’ad di Ita Lazzerini e i sindacati per parlare di retribuzioni e prospettive.

lberberi@corriere.it

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